Originario del Mediterraneo e dell'Asia, il melograno nano è una scelta popolare nel Bonsai. I melograni hanno foglie opposte e sviluppano fiori di forma ovale, cui fanno seguito frutti gialli/rossi. Il tronco tende a contorcersi naturalmente, rendendolo una pianta affascinante da coltivare.

Le foglie sono di colore verde brillante leggermente rosa quando inizia la germogliazione. La varietà Punica Granatum “nana” è la più indicata per la coltivazione a Bonsai. Questa pianta è conosciuta e coltivata fin dall’antichità si trova comunemente in orti e giardini come pianta da fiore e da frutto. Il suo nome deriva dal latino malus (melo) e granatum per l’abbondanza di grani nel frutto. In Cina era simbolo di fecondità per l’abbondanza di semi nel suo frutto e viene coltivato come Bonsai in Giappone fin dall’inizio del XX secolo. In medicina vengono estratte delle sostanze per combattere patologie intestinali, dai fiori e dalla corteccia si estrae il tannino usata anche per tingere le pelli. Questa specie si incrocia facilmente per cui esistono moltissime variazioni.

Se avete bisogno di identificare i vostri alberi, provate la nostra guida all’identificazione delle piante Bonsai.

 

Indicazioni specifiche per la cura del melograno Bonsai

Posizione: sistemate la pianta all'esterno; la pianta necessita pieno sole e posizione ben ventilata; il sole in particolare è fondamentale per favorire la fruttificazione. Quando le temperature scendono intorno ai 5 gradi portatelo all'interno in posizione luminosa. La pianta che cresce sana presenta la nuova crescita con un colore rossastro.

Annaffiatura: E’ necessario bagnare con cura il pane radicale ogni volta che asciuga, non è necessario tenere sempre umido, ma è importante bagnare a fondo la pianta durante questa operazione. Il drenaggio deve essere perfetto per assorbire l’acqua immediatamente. La pianta deve godere di buona umidità per evitare danni da siccità eccessiva, ma sarà sufficiente annaffiarla una volta al giorno in estate. L’eccesso di annaffiatura provoca crescita lunga e debole, foglie gialle o pallide e perdita dei fiori.

Concimazione: Se volete ottenere fiori e frutti in salute, usate un fertilizzante ad alto contenuto di fosforo e potassio da primavera ad estate inoltrata. Se optate per una crescita veloce, eliminate i fiori e usate del normale fertilizzante.

Potatura: potate a uno o due gruppi di foglie. Se volete far fiorire la pianta, potate soltanto dopo la gemmazione. Potare i rami grossi ad inizio primavera proteggendo le ferite con pasta cicatrizzante. La potatura di mantenimento va effettuata a metà autunno o preferibilmente ad inizio primavera.

Rinvaso: rinvasate il melograno Bonsai ogni 2 anni in primavera. Questa operazione non presenta particolari problemi, il periodo migliore è una settimana dopo che la pianta ha vegetato, in questo momento si possono lavare le radici e rinvasare senza che ci sia alcuna ripercussione sulla salute della pianta.

Riproduzione: il melograno si riproduce facilmente da seme, talea e margotta. La riproduzione da seme va preparata in primavera, il miglior periodo per le talee va da marzo a giugno. La margotta è il sistema più rapido per ottenere un Bonsai e può essere effettuata tra maggio e giugno e staccata in un solo mese.

Parassiti e malattie: le malattie che attaccano più frequentemente il melograno sono gli afidi e la mosca bianca, è pertanto raccomandabile trattare preventivamente le piante con insetticidi specifici. Gli afidi non sono facili da individuare, però alcuni segnali come l’indebolimento della pianta o la comparsa di formiche sull’albero sono indicativi dell’aggressione da afidi. La mosca bianca invece si percepisce con una crescita gialla e stentata; è la malattia più comune per il melograno e va contrastata disinfestando con un insetticida una volta alla settimana.

Per maggiori informazioni su queste tecniche, provate la nostra sezione “curare i Bonsai”.

 

 

Esempio di melograno nano Bonsai

Punica. Melograno Bonsai