Credo di capire.
D'altronde è abbastanza logico, ma innaturale che una pianta come quella vegeti fuori stagione.
Se lo ha fatto è solo per una innaturale causa, cioè lo stare in casa, che per una pianta è come spostarle il calendario.
Quando esce di casa c'è il rischio che "interpreti" la temperatura più bassa come un "arrivo dell'inverno" e che quindi tenti di "sincronizzarsi" con quell'innaturale calendario".
Sia la prima fase che la seconda sono traumatiche ed in se pericolose, ma per gli olmi un po' meno.
Hai ragione e fai bene ad essere terrorizzata dai rinvasi, ma vanno precisate alcune cose.
Spesso il rinvaso lo si esegue proprio su piante che stano per morire. Quindi se volessimo stilare unna statistica, dovremmo esaminare soltanto piante rinvasate quando sono in salute.
In non pochi casi le piante stanno male e arrivano anche a morire proprio perché si rimanda troppo il rinvaso.
Nel tuo caso non saprei.
Certo che benissimo non sta.
Ecco perché il "rinvaso" che t'ho suggerito è un rinvaso a metà, è un compromesso prudenziale, è un mettersi al riparo il più possibile e viene chiamato "falso rinvaso" perché è da eseguire senza mettere le radici a nudo.
Anzi, io suggerisco spesso di lasciare perfino il vaso, ma di immergere tutto in una massa di terra molto maggiore di quella del vaso, oppure direttamente in giardino.
Tuttavia, per quanto ciò possa essere prudente, la pianta ne risentirà poco o tanto.
Qui si tratta di valutare i rischi ed i possibili benefici.
Questo molto spesso fa rimandare la decisione e molto frequentemente a decidere è la pianta stessa.
Comunque se provi sensi di colpa per averla messa fuori ad aprile, sappi che a me sembra già fin troppo tardi, ma il problema era certamente a monte, cioè l'averla tenuta in casa durante le stagioni fredde.
Alle volte ci si comporta così con le piante che acquistate in inverno escono belle verdi dalle serre.