In giapponese: “Tsugiki” - Quando si innesta, si fonde una marza (un germoglio, un ramo o una radice) ad una pianta (detta anche troncone o portainnesto). Questa tecnica viene spesso usata per combinare le caratteristiche di due piante distinte in una nuova pianta.

Nel bonsai l’innesto viene operato per diverse ragioni: aggiungere un ramo in un punto specifico, sostituire la vegetazione con una varietà più delicata, aggiungere radici al nebari (piede radicale o radici di superficie) o per curare una nuova pianta combinando le caratteristiche di due specie. L'innesto può essere insidioso, quindi è meglio sperimentare su materiali di poco prestigio per fare esperienza prima di tutto.

Quando?

La maggioranza delle piante va innestata a fine inverno, prima che le gemme inizino a ingrossare e la cosa vale per entrambe le tecniche, sia per il foro passante che per l’innesto a spacco. L’innesto per contatto va invece effettuato in estate.

Come innestare un bonsai

L’innesto riuscirà soltanto se si usano marza e pianta della stessa specie. Unica eccezione sono pini e ginepri, tanto che si trovano spesso dei Ginepri delle montagne rocciose innestati con vegetazione itoigawa, per esempio.

Le tecniche di innesto preferite nel bonsai sono tre: L’innesto a spacco laterale (inserimento di una marza in un tronco o ramo) l’innesto per approssimazione (fusione di un ramo ancora attaccato alla pianta madre con un’altra pianta) e l’innesto a foro passante (che prevede un foro passante nel tronco o in un ramo attraverso cui far passare un ramo).

Innesto a spacco laterale

L’innesto a spacco laterale si effettua togliendo un germoglio o un rametto dalla pianta donatrice per inserirlo nel portainnesto. Questa tecnica è adatta per i ginepri, i pini e le sempreverdi decidue e a foglia larga, allo scopo di aumentare la ramificazione o sostituire il fogliame. Se eseguito correttamente con il tempo renderà completamente invisibili le cicatrici da innesto.

Quando si effettua un innesto a spacco laterale, bisogna assicurarsi che sia la pianta donatrice che il portainnesto siano in buona salute. Concimare per bene le due piante durante la stagione vegetativa precedente all’operazione di innesto, che avverrà tra fine Febbraio e inizio Marzo (ovvero tra fine inverno e inizio primavera) nell’emisfero nord. E’ importante tenere le due piante leggermente riparate nei mesi invernali che precedono l’innesto. Le piante devono poter entrare nella fase dormiente ma non devono subire gelate invernali.

  1. Al momento giusto si comincia ad operare gli innesti, selezionando innanzitutto le cacciate della pianta donatrice. In linea di principio le cacciate devono avere base legnosa e una lunghezza di 6-10 cm (2.5-4" ). Si deve tagliare in linea piatta il germoglio e vanno tolte le foglioline vicine alla base. 
  2. Una volta tolte le marze dalla pianta originaria, con un coltello da innesti affilato e sterilizzato, si effettuano due tagli inclinati alla base. Il coltello può essere sterilizzato con alcol. Il primo taglio sarà lungo e leggermente inclinato, opposto alla gemma, fatto mentre si tiene in una mano la marza, con il coltello sistemato sulla marza stessa e tirandola verso se stessi mentre si spinge il coltello all’esterno. La si gira poi dall’altro lato per effettuare un taglio più corto e più angolato della lunghezza pari a circa ⅓ o ⅔ dell’altro taglio. Evitate di toccare i punti freschi di taglio, per non causare infezioni o danni. Vedi la prima immagine.
  3. Poi, con il nastro da innesti ben teso si comincia ad avvolgere la marza dalla base della foglia sovrapponendosi per ½ al nastro in ogni giro evitando di tirare troppo saldamente e di conseguenza rompere le foglie, bisogna assicurarsi comunque che sia abbastanza aderente da evitare che l’acqua penetri o coli. In corrispondenza della punta della marza, avvolgete il nastro chiudendola completamente.
  4. E’ il momento di identificare i punti del portainnesto dove effettuare l’operazione, che si tratti di una porzione di tronco o di un ramo, effettuando con cautela un taglio in corrispondenza del punto preciso. Il taglio deve essere sufficientemente lungo da ricevere la parte terminale della marza preparata in precedenza e abbastanza profondo da recidere lo strato del cambio, sotto la corteccia. Evitate di arricciare, danneggiare o sollevare il lembo durante il taglio. Vedi seconda foto. Infine innestare con delicatezza la base della marza sotto al lembo del portainnesto. La marza va sorretta alla base con le dita per evitare di danneggiarla durante le operazioni di inserimento. Assicuratevi anche che il taglio lungo ed inclinato sia a contatto con il tronco o il ramo e che il taglio corto sia rivolto all’esterno (a contatto con il lembo tagliato in precedenza). Inserite quindi la marza cercando di allineare il cambio della marza con il cambio del portainnesto. Vedi la terza foto.
  5. Per chiudere, tendere una porzione di nastro da innesti e avvolgere il punto di innesto. Sempre evitando di muovere, scuotere o danneggiare la marza mentre si avvolge. Fate più passaggi sovrapponendo il nastro per metà ad ogni giro. Passate il nastro su entrambi i punti di innesto, in questo modo. L’acqua non deve penetrare sotto al nastro perché finirebbe per compromettere l’attecchimento. Vedi la quarta foto.
  6. Una volta conclusa l’operazione, riparare la pianta dalle possibili gelate del resto della stagione. Sistematela inoltre in semi-ombra o per lo meno proteggete le marze con pellicola o qualcosa di simile per tutta la stagione vegetativa. Già durante la prima stagione vegetativa, se gli innesti sono riusciti, le cacciate inizieranno a spingere contro il nastro da innesti. Quando questo succede, iniziate lentamente a svolgere il nastro, all’incirca tra fine Maggio e i primi di Giugno.

Scion grafting Bonsai

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Innesto per approssimazione

Questo tipo di innesto prevede l’unione di una pianta donatrice con tutto il pane radicale al portainnesto allo scopo di modificare il tipo di fogliame della pianta o aggiungere rami in determinate posizioni desiderate. Al posto di rimuovere una marza dalla pianta donatrice per innestarla, l’approssimazione ricorre ad una pianta donatrice intatta (detta anche frusta) e attaccarla (con le radici ancora collegate) al portainnesto.

Correttamente effettuata, è una tecnica con un alto tasso di successo e rapido sviluppo rispetto all’innesto a spacco di cui precedentemente discusso. L’approssimazione sui ginepri va svolta nella stagione di crescita, in piena vigoria di pianta donatrice e portainnesto. Questo esempio mostrerà come porteremo nuova vegetazione più vicina al tronco per eliminare l’aspetto “coscialunga”.

  1. Per riuscire al meglio con questa tecnica la pianta donatrice va adeguatamente preparata negli anni per arrivare al processo. In primo luogo preleviamo una pianta donatrice dalla vegetazione ideale, nel nostro caso un Itoigawa Shimpaku da vivaio di media ruvidezza che ben si armonizzi alle dimensioni della pianta. Dopo il prelievo del primo anno, lasciate che la frusta cresca per un altro paio di stagioni fino a 15-20 cm ( 6-8” ) e un diametro di una matita ( 1/8-1/4” ).
  2. Prepariamo la pianta radicata eliminando le foglie alla base del tronco legnoso con forbici affilate in modo da assicurarci che 5-7 cm ( 2-3” ) del tronco risultino pienamente esposti e che ci sia una sufficiente quantità di foglie all’estremità della pianta. Vedi Foto 1. 
  3. Ora identifichiamo il punto in cui la frusta donatrice verrà saldata al portainnesto. Questo potrebbe trovarsi direttamente sul tronco, o su un ramo come questo. Ricordate che, in base alle specie, l’innesto per approssimazione deve essere effettuato seguendo il flusso del ramo ricevente o del tronco o in senso completamente contrario; per i pini, per esempio, l’approccio va svolto seguendo il movimento del ramo o del tronco.
  4. Quindi con un Dremel o una fresa sui cui montare una punta dal diametro leggermente inferiore rispetto alla frusta, inserire la punta nel ramo premendo a sufficienza per creare spazio alla frusta di inserirsi nella parte scavata. Vedi la seconda foto.
  5. Successivamente con il coltello da innesti tagliare la frusta lungo l’area del tronco legnoso a contatto con i lati dell’incisione che espone il cambio su entrambi i lati. Vedi la terza foto.
  6. Lasciate scivolare la frusta così preparata nell’incisione, assicurandovi che la maggior porzione di cambio possibile si allinei con il cambio del portainnesto.
  7. Con un filo, quindi, assicurare leggermente frusta e portainnesto lungo la parte unita. Il passo successivo è l’applicazione di nastro da innesti stirato in precedenza lungo tutta la parte a contatto. Vedi la quarta foto.
  8. L’innesto per approssimazione prevede che gli innesti vengano protetti dal sole diretto e che vengano frequentemente annaffiati. La rimozione delle radici della frusta donatrice e della vegetazione originale del portainnesto avverranno nella successiva primavera.

Scion grafting Bonsai

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Innesto a foro passante

Il periodo ideale per effettuare innesti a foro passante nelle caducifoglie o nelle specie sempreverdi a foglia larga è in piena dormienza della pianta, quando le gemme non si sono ancora ingrossate.

  1. Durante la precedente stagione vegetativa, è stato lasciato un ramo libero di allungarsi per essere usato come innesto. Vedi la prima foto. 
  2. Prima di fare il buco nel tronco dove verrà inserito l’innesto sarà necessario verificare la misura della punta in funzione della misura dell’innesto. La punta non dovrà essere più grossa della larghezza delle gemme più grosse che dovranno passare per l’innesto. Con il trapano trapassiamo il tronco da parte a parte nei punti in cui l’innesto verrà inserito e fatto uscire. Il buco dovrà essere dritto e pulito. Vedi la seconda foto.
  3. Per piegare l’innesto nella posizione desiderata bisognerà procedere alla legatura delle caducifoglie. Con grande attenzione piegare il ramo intorno al punto in cui verrà inserito nel tronco, afferrate il ramo alla base e inseritelo con attenzione nel tronco attraverso il foro praticato in precedenza. Vedi la terza foto.
  4. Per il resto della stagione vegetativa successiva non toccare la pianta, lasciando che l’innesto si allunghi il più possibile. In primavera si potrà togliere la pasta cicatrizzante e verificare l’innesto. Se avrà attecchito, il ramo al di sotto dell’innesto potrà essere tolto.

Scion grafting Bonsai

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