Ciao.
Avrei preferito leggere Vattiata che ci dice che il suo olmo è tornato a rivivere, ma anche veder "rivivere" un post di 14 mesi fa mi rincuora un po', perché vuol dire che così come ci sono utenti che smettono di interessarsi delle loro piante, ve ne sono altri che invece iniziano ad interessarsene.
In queste condizioni credo però inutile voler giungere ad una diagnosi esatta, perché troppe variabili sfuggono alla nostra osservazione e quindi anche al racconto che ne facciamo sul forum.
Il problema fondamentale è che la maggior parte di noi (me compreso) si improvvisa bonsaista perché affascinato dalle pinta piccole in vasi piccoli, ma sappiamo ben poco di ciò a cui una pianta serve per vivere. A peggiorare le cose c'è poi il fatto che alle nostre "piccole piante nei nostri piccoli vasi" sottraiamo qualcosa di importantissimo che per lo più sottovalutiamo.
Si tratta della terra, non nel senso dell'akadama o del terriccio universale, perché questi basta comperarli, ma nel senso del pianeta su cui camminiamo. Esso oltre a nutrire le piante, fornisce alle loro radici le condizioni che nei vasi bonsai e non solo, è arduo ristabilire. Non basta scegliere il substrato migliore, annaffiarlo correttamente, concimarlo nel modo giusto e nei momenti opportuni, dovremmo anche ristabilirne le condizioni di "stabilità" dell'umidità media, della temperatura media, della tranquillità.
Anni fa, dovendo assentarmi da casa per molti mesi, portai con me le mie piante e le interrai in campagna collinare, nei vasi da coltivazione dove già stavano. Crebbero da fare spavento, una cosa incoraggiante ed incredibile se paragonata alla crescita nei medesimi vasi, ma sul mio balcone.
Al termine di quel bellissimo periodo di vita in campagna, dovetti lasciare dov'erano circa metà delle mie piante, ma tornai a riprenderle sul finire della successiva primavera.
In pratica per ogni essenza "gemella" ne avevo lasciata una e avevo portata a casa l'altra. Fu qui che ebbi la dimostrazione che i miei sforzi per coltivare le mie piantine non erano inutili, ma solo sufficienti tener vive le mie piante (in vasi da coltivazione da 20 cm.) e di vederle crescere in modo non paragonabile a quelle rimaste nel vaso, ma in terra.
Ho scritto tutto questo non certo per scoraggiare i frequentatori del forum, ma nella speranza che qualcono fra noi prenda la questione un po' meno alla leggera. Basta poco per far stare male una pianta, il fatto è che non ce lo dice, non si lamenta, e quando ce lo dimostra, ci trova per lo più impreparati e distratti.
Non affrettiamoci quindi a costringere da subito le nostre piante in una "casetta" troppo piccola. Facciamolo solo quando è trascorso il tempo della loro crescita e .... della nostra.